La revisione aperta è la modalità più collaborativa e pubblica di gestione del processo di revisione.
Accanto a essa e alle altre due tipologie tradizionali di revisione tra pari (peer review a singolo cieco e a doppio cieco) sono in corso di sperimentazione dei processi che mirano anche alla diffusione dei suoi esiti:
● la revisione pubblicata (transparent peer review), quando i giudizi dei revisori o delle revisore, le risposte degli autori o delle autrici e le decisioni degli/delle editor sono pubblicati insieme all’opera accettata per la pubblicazione;
● la revisione collaborativa (collaborative review), quando un gruppo di persone lavora insieme alla revisione (per esempio due o più revisori o revisore possono collaborare all’esame dell’opera, confrontandosi e redigendo un giudizio condiviso, oppure uno o più revisori o revisore possono collaborare con l'autore o autrice per migliorare la sua proposta affinché sia pubblicabile);
● la revisione post-pubblicazione (post-publication peer review), quando la valutazione e la revisione avvengono dopo la pubblicazione, ad esempio tramite una pagina di commenti o un forum di discussione collegato all’opera;
● la revisione trasferibile (cascading peer review), quando la revisione stabilisce che un’opera non è adatta alla pubblicazione presso la propria sede editoriale e, con il consenso dell’autore o autrice, l’opera e il rapporto di revisione vengono trasferiti a una sede editoriale ritenuta più idonea.
La revisione tra pari aperta (open peer review) ottimale, come illustrato da Tony Ross-Hellauer nell’articolo What is open peer review? A systematic review, presenta le seguenti sette caratteristiche: la reciproca conoscenza delle identità dei soggetti coinvolti, la pubblicazione dei rapporti di revisione, l’ampliamento della comunità coinvolta nel processo, la collaborazione fra le parti durante il suo svolgimento, l’immediata condivisione dei pre-print non ancora referati, la possibilità di commentare la versione editoriale, la gestione della revisione da parte di un’organizzazione indipendente sia dall’autore o autrice sia dall’editore.
La revisione aperta presenta quindi notevoli vantaggi in termini di:
● trasparenza del processo, grazie alla conoscenza dell'identità di autori o autrici e revisori o revisore;
● celerità nel rendere accessibili i risultati della ricerca;
● affidabilità, poiché l’allargamento del bacino di revisori o revisore e la discussione costruttiva permettono di identificare meglio eventuali difetti metodologici o altre incongruenze;
● coerenza dei criteri di accettazione o rifiuto di una proposta, grazie al confronto diretto fra più revisori o revisore;
● approfondimento sulle metodologie e i processi di ricerca impiegati, grazie alle interazioni pubbliche tra revisori o revisore e autori o autrici;
● motivazione, poiché il lavoro svolto dai revisori o dalle revisore acquista visibilità e può essere esso stesso citato.
L’adozione della revisione tra pari aperta (open peer review) è stata finora frenata anche da limiti tecnologici, ossia dall’assenza di piattaforme che permettano la gestione di un processo di revisione pienamente pubblico e collaborativo.