Il ciclo di vita dei dati della ricerca non può esaurirsi con la progettazione, produzione, analisi e pubblicazione dei risultati; essi sono delle risorse da condividere, rendere accessibili ed efficacemente ri-utilizzabili per consentirne la riproducibilità.
La Comunità Europea ha pubblicato delle Linee Guida che implementano i cosiddetti principi FAIR con il fine di rendere omogenei i metodi di gestione e aperto l’accesso ai dati. Con tali principi divengono fondamentali sia l’impiego di supporti elettronici sia l’utilizzo di formati standard, procedure che riducono al minimo l’intervento umano data l’enorme quantità e la complessità dei dati gestiti nonché la rapidità con cui vengono prodotti. I principi FAIR si riferiscono a tre tipi di entità: dati (o qualsiasi oggetto digitale), metadati (informazioni su quell'oggetto digitale) e infrastrutture della ricerca.
La sigla FAIR nasce dall’unione di 4 termini:
Findable, i dati, i metadati e le infrastrutture della ricerca devono essere reperibili e leggibili sia dalle persone sia dalle macchine (l’impiego di metadati descritti in un linguaggio standard è fondamentale per la ricerca automatica di insiemi di dati e servizi);
Accessible, i dati, i metadati e le infrastrutture della ricerca devono essere accessibili in modo tale che, una volta trovato il dato richiesto, l’utente possa accedervi eventualmente previa autenticazione e autorizzazione;
Interoperable, i dati e i metadati devono essere opportunamente predisposti, curandone terminologia e formato, per essere facilmente integrati con altri dati ed essere immediatamente utilizzabili tramite applicazioni, o flussi di lavoro, per l’analisi, il deposito e l’elaborazione;
Reusable, i dati e i metadati devono essere ri-utilizzabili e a tal fine devono essere dotati di una licenza che ne consenta il libero utilizzo ed essere chiaramente descritti, così da per poter essere riutilizzati e/o combinati in diversi contesti.
Per approfondire:
How to make your data FIRE, OpenAIRE.