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Dati aperti e licenze

«Una delle caratteristiche dei dati di tipo aperto - come previsto nella definizione data all’art.1, comma 1, lettera l-ter) del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 - è quella di essere “disponibili secondo i termini di una licenza o di una previsione normativa che ne permetta l’utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali, in formato disaggregato”. […] l’apposizione di una licenza, oltre a identificare e “definire” correttamente i dati aperti, costituisce uno strumento funzionale a garantire certezza circa l’effettiva riutilizzabilità dei dati; certezza che costituisce un presupposto essenziale alla valorizzazione dell’informazione». Linee Guida recanti regole tecniche per l’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico, art. 12 D.Lgs n. 36/2006 e s.m.i., AGID, pp. 85-86. 
Le Linee Guida recanti regole tecniche per l’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico, da cui è stato tratto il brano introduttivo, oltre a raccomandare di “apporre sempre una licenza ai dataset pubblicati, in modalità tali da renderla facilmente individuabile e comprensibile”, con riferimento al DLgs 36-2006 evidenziano consigli e requisiti tra i quali: 
raccomanda di restringere le condizioni di cui alla licenza apposta ai dati alla sola attribuzione, fatta eccezione per le regole in materia di riutilizzo dei dati personali;
raccomanda di limitare l’uso di licenze con condizioni ulteriori rispetto alla sola attribuzione solo ai casi strettamente necessari;
raccomanda di limitare l’uso della clausola di “condivisione” (“share-alike” - SA) solo ai casi in cui sia motivatamente necessaria ovvero previa verifica di impossibilità di rilascio con licenza CC BY 4.0, ad esempio, in ragione dell’uso non altrimenti gestibile di una fonte già rilasciata con licenza SA;
raccomanda i titolari dei dati disponibili per il riutilizzo a
-    non utilizzare licenze che non consentano opere derivate o uso commerciale; 
-    non utilizzare licenze di tipo proprietario.

In ambito di dati aperti, non sono ritenute quindi valide licenze che non consentono il riutilizzo e la produzione di dati derivati e/o il loro utilizzo per finalità commerciali, come ad esempio accade per le licenze con i vincoli Non Commercial – NC e Non Derivative – ND
I dati aperti, invece, possono avere una licenza che impone la titolarità dei dati e consente di copiare, distribuire, modificare, elaborare, ri-condividere i dati anche con fini commerciali, con l’unico vincolo di riconoscere l'origine della ricerca.
Tra le licenze esistenti aventi tali caratteristiche si segnalano: 
●    la CC-BY appartenente alle licenze internazionali Creative Commons,
●    la IODL (Italian Open Data License) nella sua versione 2.0;
●    la Open Data Commons Attribution License (ODC-BY) per dati/database.
I dati aperti, inoltre, possono avere una licenza che oltre ad imporre di riconoscere l’origine della ricerca, obbliga a ri-condividere i dati elaborati in formato aperto ammettendone il riuso anche per finalità commerciali a condizione che i prodotti derivati vengano condivisi con la stessa licenza attribuita ai dati originari.
Tra le licenze esistenti aventi tali caratteristiche si segnalano: 
●    la CC-BY-SA appartenente alle licenze internazionali Creative Commons;
●    la IODL (Italian Open Data License) nella sua versione 1.0;
●    la Open Data Commons Open Database License (ODbL).

 

Per approfondire:
Sito Creative Commons - Italia
Sito Creative Commons
Sito Italian Open Data License
Sito Open Data Commons
Linee Guida recanti regole tecniche per l’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico art. 12 D.Lgs n. 36/2006 e s.m.i., AGID.